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Dodici mesi fa, il 40% dei CEO intervistati nel corso dell’annuale Global CEO Survey di PwC riteneva che le proprie aziende non sarebbero state finanziariamente e operativamente sostenibili entro dieci anni se avessero continuato sul percorso già intrapreso. L’imperativo del cambiamento ha attirato l’attenzione dei nostri clienti. La domanda inevitabile che molti CEO hanno posto a sé stessi e a noi è stata: “Siamo nel 40% o nel 60%?”. Anticipando l’entità dei cambiamenti che li attendevano, questo interrogativo ha mosso i leader verso un approccio più aperto alla trasformazione così da garantire alla propria organizzazione prosperità nel lungo periodo.
La Global CEO Survey di quest’anno – la 27° che abbiamo condotto – suggerisce che la grande maggioranza delle aziende ha già intrapreso alcuni passi verso una trasformazione. Pur nel tentativo di apportare cambiamenti significativi ai modelli di business delle proprie aziende, i CEO mostrano tuttavia preoccupazione per la redditività a lungo termine. Benché i 4.702 CEO che hanno risposto alla Survey si siano mostrati più ottimisti riguardo la crescita economica globale rispetto all’anno scorso, il 45% di loro non è ancora sicuro che la propria azienda sopravvivrebbe per più di un decennio mantenendo l’attuale assetto organizzativo e produttivo, percentuale che sale al 53% tra i CEO italiani.
A livello globale emergono quattro temi chiave:
La spinta a trasformarsi si sta intensificando, e i CEO si aspettano una pressione maggiore nei prossimi tre anni rispetto a quella sperimentata negli ultimi cinque da parte di tecnologia, cambiamento climatico e quasi tutti i megatrend che influenzano il business globale
È diffusa tra i CEO la percezione di enormi inefficienze in una serie di attività di routine (dai meeting alla gestione delle email). PwC stima che il costo di questa inefficienza equivalga a una tassa sulla produttività di circa 1.000 miliardi di dollari. Globalmente si riscontra una certa fiducia nelle possibilità di efficientamento offerte dall’IA generativa.
Quattro CEO su dieci riferiscono di aver accettato tassi di rendimento più bassi (tra 1 e 4 punti percentuali in meno) per investimenti a favore del clima rispetto ad altri tipi di investimento. Questo è un chiaro segnale della disponibilità a compiere scelte complesse a favore della sostenibilità.
Mediamente due terzi dei CEO riferiscono una riallocazione delle risorse (finanziarie e umane) da un anno all’altro pari o inferiore al 20%. Le connessioni positive tra riallocazione, cambiamento e performance finanziaria suggeriscono la necessità di una riallocazione più decisa.
La posta in gioco è alta, come anche la consapevolezza dei CEO della necessità di trasformarsi e ottenere risultati duraturi per gli stakeholder e la società. Per chiarire la natura della sfida e le opportunità associate ai cambiamenti che le aziende dovranno affrontare, abbiamo organizzato il rapporto di quest’anno in nove sezioni secondo tre grandi temi:
Lo stato dell’economia e le preoccupazioni dei CEO riguardo la sostenibilità a lungo termine dei propri modelli di business.
Il cambiamento climatico e l’innovazione tecnologica.
I passi delle imprese per avviare la trasformazione.
I risultati della Survey di quest’anno riflettono la consapevolezza tra i CEO di stare navigando attraverso momenti critici di evoluzione strategica, evidenziando un senso di urgenza senza precedenti e una tendenza all’azione. I dati suggeriscono anche che la leadership è sempre più decisiva per mantenere alta la passione, sfidare lo status quo e aumentare lo slancio creativo.
"Prosperare in un’epoca di continuo cambiamento". Scarica il report per scoprire cosa pensano i CEO sul futuro delle proprie aziende.
Con la crescente concentrazione di minacce esistenti, molte aziende stanno adottando misure per reinventarsi. È sufficiente? E cosa serve per avere successo?